Giappone: Dosi di vaccino contaminate. La risposta di Moderna

Nel settembre del 2021 i media lanciarono una notizia abbastanza sconcertante. Dopo il probabile ossido di grafene trovato nello Pfizer, i giapponesi avevano scoperto che alcuni lotti del vaccino Moderna erano contaminati da una strana sostanza metallica. Prontamente il governo stoppò l’inoculazione di 1,63 milioni di dosi in attesa di accertamenti.

Abbiamo cercato eventuali novità sulle testate giapponesi e ci siamo imbattuti in un articolo di Japan Today intitolato ” Moderna afferma che i vaccini COVID inviati in Giappone contenevano particelle di acciaio inossidabile”. Nell’articolo viene ripotata la dichiarazione congiunta di Moderna e del suo partner giapponese Takeda a proposito della contaminazione riscontrata. Ecco il testo:

“La rara presenza di particelle di acciaio inossidabile nel vaccino Moderna COVID-19 non rappresenta un rischio eccessivo per la sicurezza del paziente e non influisce negativamente sul profilo rischio/beneficio del prodotto”, afferma la nota.

Particelle metalliche di queste dimensioni iniettate in un muscolo possono causare una reazione nel sito, ma è improbabile che vadano oltre, ha aggiunto.

“L’acciaio inossidabile viene utilizzato abitualmente nelle valvole cardiache, nelle protesi articolari e nelle suture e punti metallici. Pertanto, non si prevede che l’iniezione delle particelle identificate in questi lotti in Giappone comporterebbe un aumento del rischio medico”.

Ovviamente si affrettano anche a precisare che i due decessi avvenuti dopo l’inoculazione di due dosi dei lotti incriminati non hanno collegamenti con il loro farmaco.

Vi sareste aspettati diversamente?