Israele è stato il primo paese ad aver introdotto dosi “booster” aggiuntive per combattere le terribili varianti Delta e Omicron. In barba a qualsiasi teoria scientifica e spinti solo dalla necessità di arginare la corsa del virus, si è scelto di proseguire l’inoculazione di un vaccino che, dati alla mano, si è dimostrato inefficace.
Cominciano così ad arrivare i primi dati relativi all’efficacia della cosiddetta “quarta dose”. Pur aumentando il livello degli anticorpi nel sangue, non sembra offrire protezione dalla variante Omicron. Questo è quanto emerge da uno studio condotto su 150 operatori sanitari presso lo Sheba Medical Center.
“Due settimane dopo la somministrazione del quarto vaccino, vediamo un buon aumento degli anticorpi, superiore rispetto alla terza dose, ma non abbastanza alto contro Omicron”, ha affermato il ricercatore capo, il professor Gili Regev-Yochay
“Le persone vengono infettate, forse in numero leggermente inferiore rispetto agli individui nel gruppo di controllo, ma non in modo significativo”, ha affermato.
Un duro colpo per i sostenitori dell’inoculazione a oltranza.